Uno dei punti di maggiore interesse all’ordine del giorno dell’ultima seduta del Consiglio Comunale desenzanese, svoltasi pochi giorni fa, ha riguardato la variazione di bilancio al ribasso per quanto riguarda le entrate relative ai parcheggi a pagamento, che si sarebbero rivelate, in seguito alla conclusione della stagione estiva, minori di quanto previsto all’inizio dell’anno in corso.

Le entrate previste secondo la nota integrativa al bilancio di previsione, elaborata a inizio anno.

Secondo la nota integrativa al bilancio di previsione del 2023 le entrate derivanti dai nuovi stalli a pagamento avrebbero dovuto fruttare due milioni di euro in più rispetto a quanto presunto se dette tariffe fossero restate invariate, per un incasso totale che si sarebbe dovuto attestare attorno ai quattro milioni. Una decisione quella di estendere le aree a pagamento che era stata presa dalla Giunta Comunale desenzanese per via della violenta ondata inflattiva, in particolare per quanto riguarda i costi energetici, che aveva investito la Penisola verso la fine dello scorso anno e che, sebbene in rallentamento, non accenna a fermarsi. Il rialzo dei tassi d’interesse bancari ha inoltre generato dei costi maggiori per i mutui contratti dal Comune di Desenzano del Garda, altro aspetto che ha spinto l’Amministrazione verso questa decisione, cui al tempo non sono mancate le contestazioni, in particolar modo da parte della minoranza consiliare. Una prima variazione al ribasso di tali previsioni era peraltro già stata effettuata in seguito all’implementazione di speciali tariffe per i residenti, oltre alla realizzazione di nuovi stalli gratuiti, andando a ridurre le entrate stimate per circa mezzo milione di euro.

In aula non sono mancate le contestazioni da parte della minoranza, alle quale ha ribattuto con vigore, dando conto delle principali ragioni che hanno portato alla variazione, il Vicesindaco con delega al Bilancio, Stefano Medioli, il quale ha sottolineato come la manovra porterà in ogni caso nelle casse comunali ben tre milioni di euro senza di fatto pesare sulle tasche dei desenzanesi, nonostante un’estate dal clima imprevedibile e a tratti catastrofico, in cui il turismo desenzanese ha subito forte concorrenza da parte di destinazioni estere e interne all’Italia. Rimane inoltre agli atti il fatto oggettivo che la previsione dei ricavi dall’estensione delle aree di sosta a pagamento è particolarmente difficoltosa da effettuare, anche per funzionari di alto livello come quelli di Desenzano del Garda. La variazione, esauritosi il dibattito, è stata dunque approvata con nove voti favorevoli e quattro contrari.