Desenzano: Elly Schlein al 60% di preferenze per le primarie PD
I numeri registrati rispecchiano l'andamento sul territorio provinciale, dove la scelta è stata più netta rispetto alla media nazionale del 53,8%.

Con un colpo di scena rispetto alle iniziali previsioni dei giorni scorsi, è stata Elly Schlein ad aggiudicarsi la vittoria in occasione delle primarie del Partito Democratico, diventando così la prima donna a ricoprire il ruolo di segretario del PD, l'ottavo eletto dalla fondazione del partito (2007) ad oggi.
Dopo le operazioni di voto di domenica 26 febbraio, le urne hanno infatti decretato il successo della giovane politica 37enne che si è imposta sul rivale per la guida dei Dem, Stefano Bonaccini, con il 53,8% delle preferenze a livello nazionale.
Una scelta ancora più marcata in provincia di Brescia, dove Schlein si è aggiudicata il 60% dei voti con 11.054 preferenze sugli oltre 18mila registrati. Identico risultato raggiunto anche a Desenzano, con la capitale del Garda che si assesta dunque sulla medesima linea del territorio, con i due seggi allestiti in città che hanno raggiunto i 618 votanti.
I numeri relativi ai due seggi di Desenzano in occasione delle primarie del Partito Democratico
Seggio 1 - Sede Pd
- Bonaccini: 142
- Schlein: 204
- Bianche/nulle: 3
Seggio 2 - Ex-Comune di Rivoltella
- Bonaccini: 105
- Schlein: 163
- Bianche/nulle: 1
Centrosinistra: le dichiarazioni dei rappresentanti desenzanesi
"Le primarie 2023 sono state una grande prova di partecipazione e democrazia, - afferma Maria Vittoria Papa, capogruppo PD in Consiglio Comunale - e l'attenzione dimostrata ci riempie di orgoglio. In particolare se pensiamo che, rispetto alle primarie del 2018, abbiamo avuto solo un lievissimo calo di votanti (una quarantina di persone), all'interno di un contesto decisamente cambiato dal punto di vista della partecipazione e dell'interesse verso l'attività politica, come testimoniato anche dalle ultime elezioni amministrative.
Ai seggi abbiamo visto persone note e iscritti al partito ma anche molti giovani e sconosciuti, che hanno colto, nella giornata di domenica, un'occasione di partecipazione e cambiamento, testimoniata dai dati che riportano un numero di votanti cinque volte superiore rispetto agli iscritti al partito.
Sta a noi la responsabilità ora di coltivare appunto questa partecipazione, - continua Maria Vittoria Papa - visto come l'obiettivo delle primarie era infatti tornare non solo a dire la propria, ma anche a mettere in campo proposte concrete, come fatto da entrambi i candidati che, personalmente, ritengo abbiano tenuto un approccio corretto cercando di coniugare le esigenze dei diritti sociali e individuali.
Sono infine contenta di questo risultato, nonostante il mio voto fosse andato nella direzione opposta, e del fatto che ci sia una giovane donna di 40 anni alla guida del principale partito di opposizione. Penso che la segretaria abbia ben chiaro il percorso che ci attende, e spero ci si possa avviare ora verso un'importante rinascita del partito".
"Il primo dato è una ottima partecipazione a Desenzano - ha dichiarato il consigliere comunale ed ex candidato sindaco Stefano Terzi - con l’affluenza che si attesta sui numeri della volta precedente, nonostante un periodo di calo generale della partecipazione elettorale. Dopo il risultato delle regionali, anche questo dato conferma che il Pd sul nostro territorio è vivo e vitale, la vera forza alternativa alla destra.
Gli elettori hanno ribaltato il risultato degli iscritti. Prima volta a livello nazionale, ma non a Desenzano. È il bello e la ricchezza delle primarie a due fasi! Il messaggio credo sia chiaro: una richiesta di rinnovamento, scelte coraggiose e di posizioni nette. Serve prendersi dei rischi e investire nel futuro, che alla lunga paga. Una esigenza che a Desenzano abbiamo chiara, come dimostrato dalla mia candidatura alle amministrative e al
rinnovo della compagine consiliare.
Queste primarie ci invitano a fare di più in quella direzione, nell’apertura e nel coinvolgimento. La strada è difficile, ma la ricetta l’hanno indicata Schlein e Bonaccini nelle prime dichiarazioni: unità".