Desenzano e lo sport nel tempo
Intervista a Fausto Cordini, campione nazionale della Coppa Scarioni

Intervista a Fausto Cordini, campione nazionale della Coppa Scarioni: gli allenamenti venivano svolti dopo la scuola e il lavoro
di Laura Tavelli

“Quando proprio non se la aspettava Desenzano ha conosciuto la sua grande giornata; era dai tempi di Giacomo Signori, campione di pallanuoto e di fama mondiale che la popolosa cittadina benacense non vedeva il suo nome a caratteri d’importanza sulle gazzette sportive.
Nella prima domenica del settembre 1953, un ragazzo quattordicenne ha conquistato alla risorta ma tribolata U.S. Desenzanese una vittoria clamorosa. Fausto Cordini ha vinto la trentacinquesima edizione della Coppa Scarioni, la classicissima tra le molte gare importanti di nuoto che si organizzano per i giovani in Italia.
Dire Scarioni è come dire, in automobilismo, Mille Miglia, in ciclismo Milano-Sanremo. Ebbene, il ragazzo è riuscito nell’impresa che era sfuggita al suo illustre concittadino (Giacomo Signori) nonché a tutti i nuotatori di sempre della nostra provincia”, Gazzetta dello sport 7 settembre 1953.
Quanto tempo. Ormai altri tempi. Cordini, come tutti i ragazzi del Benaco, al pari delle carducciane lavandaie di Desenzano, per le quali il lago è un gran catino e il cielo un grande asciugatoio, vuole bene alle acque azzurre, ai flutti talvolta bellicosi come quelli del mare. La sua passione è il nuoto e d’inverno gli piaceva scorrere su e giù per le pertiche della palestra, saltare in lungo e in alto, perché convinto che fosse una ginnastica che lo che lo avrebbe preparato ai tuffi ed alle lunghe nuotate nelle giornate propizie.
“Eravamo desenzanesi – racconta Cordini – che nuotavano nel lago, la nostra palestra (...)