Depuratore: scontro tra enti e istituzioni senza fine
È stato accolto il ricorso al Tar da parte del Comune di Montichiari, entro 60 giorni deve essere fornita la documentazione completa da parte di UniBs

Nuovo aggiornamento per quanto concerne il futuro depuratore del Garda, con il Tar del Lazio che ha deciso di accogliere il ricorso del Comune di Montichiari contro UniBs, in particolare dopo che il sindaco Marco Togni si era rivolto al Tribunale difronte alla mancata concessione di accesso agli atti.
Infatti, il primo cittadino si era visto respingere dal Dicatam la domanda in quanto gli atti richiesti sarebbero "oggetto di un contratto privatistico, e rinviando ai documenti pubblicati sui siti del commissario straordinario e di Acque Bresciane", mentre secondo il Tar l'amministrazione avrebbe avuto tutti i motivi per richiedere tali documentazioni, in quanto Acque Bresciane "ha un obbligo di leale collaborazione verso tutte le amministrazioni competenti a esprimersi sugli impianti di depurazione e sull’organizzazione del servizio idrico integrato".
Da qui la decisione di dare a UniBs sessanta giorni di tempo per consegnare tutta la documentazione a supporto della scelta di destinare il depuratore verso la soluzione Gavardo e Montichiari, a sfavore invece dell'opzione Esenta di Lonato, che sembrava essere divenuta la favorita prima della nomina del commissario straordinario. Dopodiché, i contorni della vicenda dovrebbero essere certamente più definiti, con l'auspicio di poter così accelerare sull'iter di realizzazione.