Non può certamente dirsi superata la crisi idrica che ha caratterizzato gli ultimi mesi sul Garda, tanto che nella giornata di ieri è stato lanciato un nuovo allarme in particolare sul territorio di Gardone Riviera.

Infatti Acque Bresciane, gestore del servizio idrico, ha comunicato di un repentino abbassamento delle falde, e per questo ha voluto rimarcare l'importanza di rispettare quanto prescritto dall'ordinanza comunale (presente in tutte le località benacensi) che vieta i consumi idrici per usi non alimentari, domestici e igienici lungo le 24 ore.

Una situazione che ha portato anche alla decisione di utilizzare le autobotti al fine di riempire con nuovi approvvigionamenti i pozzi dell'acquedotto comunale. Un modo questo per cercare di alleggerire l'emergenza sul territorio, unito alla nuova ordinanza maggiormente stringente firmata dal sindaco gardonese Andrea Cipani.

Si è infatti deciso di introdurre il divieto di annaffiare orti e giardini anche nelle ore notturne, aggiunta a quanto predisposto in precedenza, ovvero il divieto di prelievo e di consumo di acqua potabile per:

  • il lavaggio di aree cortilizie e piazzali;
  • il lavaggio di veicoli privati, ad esclusione di quello svolti dagli autolavaggi;
  • il riempimento di fontane ornamentali, vasche da giardino, piscine private anche se dotate di impianto di ricircolo dell’acqua, ad esclusione di quelle a servizio delle strutture turistico ricettive; attività di annaffiatura di giardini, prati e orti ;
  • tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico. Sono esclusi dalla presente ordinanza, i giardini, i parchi e le aiuole di uso pubblico, nonché i servizi pubblici di igiene urbana;

"La collaborazione di tutti – scrive in una nota Acque Bresciane – può fare la differenza nel lavoro che vede i nostri tecnici impegnati giorno e notte per garantire il servizio idrico per gli usi essenziali".