Crisi idrica: coordinamento tra Regioni a favore della stagione turistica
Massima attenzione alle risorse idriche presenti per contemperare le esigenze agricole e turistiche. La situazione è comunque in fase di miglioramento

Per il Lago di Garda sarà un’azione condivisa e il forte coordinamento tra le Regioni rivierasche garantirá una stagione turistica senza particolari criticità.
Questo quanto comunicato da Regione Lombardia in occasione del confronto tenutosi giovedì 27 aprile a Palazzo Pirelli tea i vertici delle tre regioni toccate dal Garda e i soggetti territoriali coinvolti: presenti gli assessori regionali Massimo Sertori (Enti locali, Montagna, Risorse energetiche e Utilizzo risorsa idrica), Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Barbara Mazzali (Turismo, Marketing territoriale e Moda).
Durante il momento di confronto per la gestione della risorsa idrica del Garda, hanno partecipato per la Regione Veneto l’assessore Gianpaolo Bottacin (Assessore all'Ambiente, Clima, Protezione civile, Dissesto idrogeologico) e per la Provincia Autonoma di Trento il vicepresidente Mario Tonina (assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione).
“È continuo il monitoraggio del lago di Garda – si legge nella Nota – per proseguire in una gestione attenta e condivisa dei livelli. Tutto ciò per contemperare le esigenze agricole con quelle del comparto turistico. Questa forte coordinazione delle Regioni rivierasche consentirà lo sviluppo di una stagione turistica sul lago di Garda senza nessuna criticità”.
“Definito infine come procedere nella gestione per tutto il mese di maggio. La seduta del Tavolo sarà poi riaggiornata la prima settimana di giugno per definire le ulteriori modalità dell’irrigazione".

Migliora la situazione a livello regionale
Nel frattempo, durante l'incontro è stato presentato un lieve miglioramento della situazione, grazie all'arrivo delle recenti piogge e nevicate che hanno dato leggero beneficio al Garda e soprattutto agli altri bacini del territorio.
"La disponibilità di acqua - è stato spiegato - pur mantenendo livelli inferiori alle medie storiche, è migliorata rispetto a un mese fa grazie all’apporto di piogge e nevicate, oltre alla decisione di rinviare l’avvio della stagione irrigua per consentire il riempimento dei bacini. Andiamo avanti a immagazzinare acqua nei laghi e nelle dighe. Nei prossimi giorni decideremo quando iniziare la stagione irrigua e quindi l’erogazione, valutando le esigenze delle singole realtà territoriali”.
Infatti, per quanto riguarda la Lombardia, rispetto allo ‘storico’ del periodo permane una situazione di deficit pari al 43,7%, comunque in miglioramento rispetto a un mese fa, quando mancava il 60% della risorsa complessiva.