Attraverso una lettera rivolta a Comunità del Garda, Sindaco di Salò e Sindaco di Gardone Riviera, sono state espresse quelle che sarebbero "molteplici criticità ed eventuali ripercussioni" riscontrate dal Consorzio Albergatori e della Associazione Commercianti di Salò in relazione al secondo lotto di interventi previsti per il progetto Ciclovia del Garda.

"Le nostre osservazioni - come spiegato attraverso nota stampa - si raggruppano in tre diverse categorie: la prima, nonché più rilevante, riguarda la sicurezza e la viabilità, la seconda l’impatto paesaggistico e la terza considerazioni di impatto economico".

Nonostante la Ciclovia sia comunque un obiettivo comune per le importanti ricadute sul comparto turistico, quanto analizzato secondo le associazioni di categoria potrebbe quindi portare a rivederne il tracciato, "in considerazione della peculiarità del nostro territorio". Ma andiamo più nello specifico dando uno sguardo alle motivazioni (integrali) che hanno portato alla richiesta di modifica del progetto.

Le critiche mosse al progetto della ciclovia del Garda

"Peggioramento viabilità e sicurezza dei ciclisti"

"Il progetto attuale prevede lo sviluppo della ciclovia all’interno di centri storici e lungo la Strada Statale 45bis. In particolare abbiamo rilevato:

• Attraversamenti della Strada Statale 45 bis - almeno 7 volte - nel tratto che va da Salò fino a Toscolano Maderno. Come evidenziato nella relazione tecnica, la SS 45 bis – oltre ad essere palesemente inadeguata - è ad alto transito e ogni anno sono davvero molti gli incidenti che si verificano a causa delle code, della forte velocità e infine del transito contestuale di bici, auto e mezzi a due ruote.

• Attraversamenti di numerose strade comunali che si intersecano con la SS 45 bis. Soprattutto nel tratto di Barbarano ed in quello di Gardone Riviera dove è già in essere una passeggiata ciclopedonale protagonista di spiacevoli incidenti tra ciclisti ed auto obbligate ad attraversare la ciclopedonale per raggiungere i diversi punti dell’abitato.

• Presenza di tratti ibridi, di estrema pericolosità, in cui la ciclabile in progetto transiterà direttamente sulla SS 45 bis. Questo costringe le auto al sorpasso delle bici, o nel rispetto del nuovo codice della strada a dare precedenza alle bici, contribuendo così al peggioramento della attuale viabilità già al collasso.

• Restringimenti della SS 45 bis in alcuni tratti per creare lo spazio alla ciclabile con ulteriori aggravi alla viabilità che attualmente vede il transito di mezzi pesanti come camion e pullman di linea e turistici.

• Numerosi passaggi nei centri storici che, oltre alla evidente segnaletica orizzontale della ciclovia su superfici di pregio, incrementerebbero la commistione tra ciclisti e pedoni creando ulteriori intralci. Occorre altresì rilevare che il percorso previsto all’interno del centro storico sia di Salò sia di Gardone Riviera porterà un inevitabile disagio alle due Città, in quanto i ciclisti o i gruppi di ciclisti dovranno attraversare le piazze e le vie più frequentate e affollate. Basti pensare che una porzione della predetta ciclovia attraverserà la Piazza Vittorio Emanuele II e la Via San Carlo entrambe a Salò: luoghi dediti allo shopping e con un parziale traffico di autovetture.

• Rimozione di numerosi posti auto in tutto il tragitto che interessa i due Comuni di Salò e Gardone Riviera (secondo una stima più di 50 stalli saranno eliminati)".

Il tratto di Limone a sbalzo sul lago
Affronto alla bellezza del paesaggio

"Il territorio compreso tra i comuni di Gardone Riviera e Salò è una zona di importante rilievo paesaggistico da sempre tutelata. Questa zona collinare e parzialmente montuosa è caratterizzata da un paesaggio con splendide vedute e scorci di montagne che degradano dolcemente nel lago. È un’area da sempre sottoposta alle lungimiranti politiche di conservazione dell’armonia paesaggistica sostenuta per anni dalle attuali amministrazioni, dalla Comunità Montana e dalla Sovrintendenza di Brescia. Rimaniamo sorpresi di come questa tutela verrebbe improvvisamente e inspiegabilmente a mancare.

• La costruzione della ciclovia prevede nell’attuale progetto la rimozione del verde (numerosissime aiuole e piante “definite “non di pregio”) contribuendo ad un ulteriore cementificazione e uso di suolo. Si andrebbe per lunghi tratti a creare quindi una continuità tra la ciclopedonale e la strada statale poiché separate da una sola ringhiera.

• La proposta della costruzione di una passerella a lago sulle sponde del comune di Gardone Riviera, nel tratto di Fasano, comporta un innegabile sfregio per il paesaggio da sempre caratterizzato da edifici fronte lago che rispettano criteri estetici ancora più stringenti rispetto al resto del territorio.

• Il tratto della ciclovia in Salò attraverserà la c.d. “Fossa” (Piazza Vittorio Emanuele II) luogo in cui è stato recentemente attuato un brillante progetto di rigenerazione urbana con la posa di marmo e granito su tutta la piazza, materiale sostanzialmente inadeguato e potenzialmente pericoloso per una ciclovia".

Impatto economico

"Stimiamo inoltre che nella attuale progettazione, oltre all’esorbitante costo dell’opera, vi siano sostanziosi danni economici non solo derivanti dalla perdita di canoni demaniali ma anche dalla perdita della privacy per diverse strutture a lago:

• L’esproprio dell’esistente pontile e passaggio a lago davanti all’attività Villa Paradiso, unica attività turistica ricettiva aperta durante tutto l’anno che ospita clienti di fama mondiale, vedrebbe intaccata la propria attrattività a causa della mancanza di privacy con ricadute economico-occupazionali per gli oltre 75 tra dipendenti e collaboratori attualmente occupati.

• Lo sviluppo, in chiave turistica, dell’immobile ex ospedale Santa Corona verrebbe a meno in quanto nessuno investirebbe decine di milioni per sanare e riqualificare una struttura con una adiacente passerella fonte lago. L’edificio rimarrebbe nell’attuale desolato stato di abbandono per un periodo indefinito.

• La libera e completa fruibilità degli spazi commerciali verrebbe meno. Infatti, all’interno del centro storico del Comune di Salò insistono oltre 100 esercizi commerciali i quali rappresentano la prima categoria economica cittadina".