La 94ª Fiera Agricola Zootecnica di Montichiari chiude con oltre 38.000 presenze e con la consapevolezza della centralità dell’agricoltura nel sistema economico e agroalimentare nazionale, dando appuntamento a tutti i partecipanti alla prossima edizione del 27-29 ottobre 2023.

“Il settore è sempre più professionale e proiettato a crescere ulteriormente, grazie a investimenti in nuove tecnologie e attraverso soluzioni che dovranno rispondere alle dinamiche del mercato, alle incertezze contingenti e a una delle grandi incognite del futuro: la manodopera. Ma proprio per questo si ha la sensazione che il settore stia cercando di individuare nuove strategie, alleanze più strette all’interno della filiera, per dare concretezza a quella sovranità alimentare che oggi campeggia nella nuova dicitura del ministero presieduto da Francesco Lollobrigida e che è uno degli aspetti insieme alla sfida climatica e alla sostenibilità ambientale che più coinvolgono gli agricoltori e gli allevatori italiani”.

È l’analisi del presidente del Centro Fiera di Montichiari, Giananatonio Rosa, che si dice “molto soddisfatto dell’edizione 2022 della Fiera Agricola, per la frequenza di visitatori qualificati e per la volontà del settore di proseguire, nonostante le incertezze legate ai rincari dell’energia e delle materie prime e le incognite sui consumi”.

Dalla Fazi, riconosciuta ormai come una della manifestazioni dedicate all’agro-zootecnia professionale più importanti nel panorama non solo italiano, si alza il dibattito sulla nuova Politica agricola comune, che dovrebbe entrare in vigore dal prossimo gennaio, con molti aspetti ancora poco noti, ma che forse potrebbe non essere eccessivamente penalizzante per la zootecnia da latte, segmento nel quale la provincia di Brescia è riconosciuta come regina d’Italia, grazie a una produzione annuale di 1.643.915 (dato 2021, fonte: Clal.it), che fra gennaio e luglio di quest’anno ha sfiorato il milione di tonnellate.

“La sensazione è che alla Fiera Agricola di Montichiari 2022 il mondo agricolo abbia cominciato a guardare con estremo interesse a una nuova forma di agricoltura – osserva il direttore del Centro Fiera, Ezio Zorzi -. Il sistema agricolo guarda ad una maggiore integrazione di filiera, all’agro-ecologia come formula per tutelare la biodiversità e implementare gli aspetti di una sostenibilità ambientale ormai non più rinviabile. Allo stesso tempo, il nuovo modello agricolo è sempre più attento a ridurre gli sprechi e a spingersi verso una multifunzione in grado non solo di diversificare le fonti di reddito, ma di riportare le aziende agricole al centro di una comunità territoriale che ha imparato a dare valore all’agricoltura”.