Castiglione: nel nome di Yana un’associazione per le donne maltrattate
I camion vela per la campagna adesioni dell’associazione YANA stazioneranno per le prossime settimane in diverse località del territorio comunale.

A partire dalla scorsa settimana, nei pressi di piazzale Resistenza, a Castiglione delle Stiviere, stazionerà per alcuni giorni un camion vela, che andrà poi a posizionarsi in varie località del territorio comunale, volto a commemorare Yana Malayko, la ragazza barbaramente assassinata nel gennaio scorso, secondo gli inquirenti dall’ex fidanzato.
L’iniziativa, opera dell’associazione YANA (acronimo di You Are Not Alone), nata proprio in seguito alla tragica vicenda della giovane, nasce con la duplice finalità di tenerne viva la memoria, nonché far conoscere le attività associative, nonché raccogliere donazioni ed eventuali iscrizioni. Obiettivo dell’associazione, voluta in particolar modo da Oleksandr, padre della stessa Yana Malayko, è quello di contrastare fenomeni di violenza, persecuzione e bullismo sulle donne, sia in contesti familiari che relazionali, aiutando e assistendo le vittime di questi gravi reati e fornendo del supporto concreto. Insieme a lui fanno parte dell’associazione anche i nonni della giovane Yana, Giovanni e Larysa, Francesco Porrello, l'avvocato che rapprese la famiglia, Angelo Lino Murtas, nonché l'avvocato castiglionese Tommaso Scudella. Una delle attività più significative sarà la prima edizione del Premio Yana, in programma per la fine di Giugno, un riconoscimento che verrà assegnato a quelle figure che maggiormente si sono impegnate nella vita pubblica e civile riguardo ai temi dell’associazione, i cui dettagli devono ancora essere resi noti.