Banchi di alghe sulle spiagge, colpa della siccità
Grumi e chiazze di alghe disturbano l'attività dei bagnanti sul Garda, ennesimo effetto indesiderato della siccità, ma non sono pericolose.

Il litorale gardesano ha un nuovo problema, segnalato ormai in maniera continua da cittadini e turisti, come conseguenza del ridotto livello del lago, dovuto alla siccità: dai fondali sempre più bassi emergono gruppi di alghe che vanno in decomposizione e si trasformano in grumi densi e maleodoranti.
Per via del caldo, come già osservato altre estati, la fioritura delle alghe quest'anno è partita in anticipo, un fenomeno naturale e fastidioso, ma non pericoloso per la balneazione, che consiste appunto in una poltiglia che va a depositarsi sul bagnasciuga e marcisce al sole, rendendo non esattamente idilliaca la permanenza nei lidi gardesani.
Impossibile intervenire per le amministrazioni comunali, se non con qualche pulizia periodica o straordinaria. Le segnalazioni arrivano da tutta la sponda del Garda: Manerba, nella zona che va da porto Torchio a Punta del Rio, verso Moniga nelle vicinanze del porto, da Padenghe lungo il tratto che si avvicina al Lido di Lonato, a Desenzano per la zona del Vò e da Sirmione lungo la spiaggia Brema.