È andata in scena questo venerdì a Rivoltella l'assemblea pubblica organizzata dal Movimento 5 Stelle in merito alle attuali difficoltà, denunciate dagli stessi dipendenti attraverso i sindacati, relative all'Asst del Garda.

Come infatti ormai denunciato da mesi, il dito viene puntato in particolare sulla "cronica mancanza di personale a più livelli, da quello medico e specialistico a quello infermieristico fino alle OSS", con gravi ripercussioni di conseguenza sull'operatività dei servizi messi a disposizione dei cittadini.

Durante l'incontro, grazie anche all'intervento dei rappresentanti sindacali e degli stessi lavoratori o ex-dipendenti dell'Asst, è stata analizzata la situazione attuale nel complesso anche di fronte alla risposta che la dirigenza ospedaliera ha inoltrato a seguito dellinterrogazione presentata in Consiglio Comunale dallo stesso M5S, riportante gli interventi messi in campo per ampliare la presenza di professionisti in diversi ambiti.


"Numeri che - come spiegato in un comunicato a firma del consigliere comunale pentastellato Andrea Spiller - tuttavia non trovano riscontro nella realtà e nelloperatività dei vari reparti dove la situazione resta critica, a causa della lentezza di queste assunzioni, della rinuncia da parte di neoassunti che non sono disposti ad accettare di lavorare in queste condizioni e della oggettiva difficoltà a reperire le figure e i professionisti qualificati necessari.
Queste assunzioni consentono quindi a malapena di coprire il turnover dovuto ai pensionamenti e alle dimissioni volontarie, dimissioni spesso dovute proprio alla insostenibilità delle condizioni di lavoro in cui il personale si trova ad operare e che comportano linevitabile perdita di un importante patrimonio di competenze ed esperienza accumulati in anni di servizio".

"Lobiettivo comune che tutti dobbiamo perseguire - a conclusione della nota - deve essere la richiesta di attivazione di ulteriori canali e strumenti, dato che quelli finora messi in campo si sono rivelati insufficienti, affinché le carenze di personale vengano colmate e si possa ritornare ad una normale operatività, scongiurando la possibilità che interi servizi o reparti possano essere depotenziati o addirittura soppressi".