Poco dopo l’alba di oggi, sabato 26 novembre, al confine tra la Provincia di Padova e quella di Treviso, sono stati tratti in arresto, da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Udine, coadiuvati dai colleghi dei reparti territoriali, i due presunti responsabili dell’assalto a più di venti bancomat in tutto il nord Italia.

Le tortuose e meticolose indagini condotte dagli inquirenti della Procura della Repubblica di Udine, unitamente agli investigatori dell’Arma dei Carabinieri, avrebbero messo nelle mani della pubblica accusa una lunga serie di gravissimi indizi a carico degli arrestati, riguardanti il loro coinvolgimento in ben ventuno rapine ai bancomat, compiuti tra il marzo del 2019 e tempi recentissimi, risalirebbe infatti solamente a lunedì 24 ottobre quello avvenuto allo sportello della BCC del Garda di Castiglione delle Stiviere. Diversi istituti bancari delle province di Bergamo, Bologna, Brescia, Cremona, Monza e Brianza, Mantova, Milano, Forlì Cesena, Pordenone, Reggio Emilia, Udine e Verona, sarebbero stati vittima di questa serie di azioni criminose, che potrebbero aver complessivamente fruttato ai perpetratori più di un milione di euro, di cui sessantamila sarebbero stati recuperati durante l’operazione che ha portato agli arresti.

Fra i reati contestati non vi è però solo quello riguardante i bancomat, ma anche la fabbricazione e il porto illegale di esplosivi in pubblico, che sarebbero serviti a far saltare in aria gli sportelli erogatori, ricettazione, rapina aggravata, nonché il furto di tre autovetture che sarebbero state in seguito utilizzate durante i colpi principali.