Apertura dello scolmatore Adige Garda: contrariata la Comunità del Garda, protestano i pescatori
La decisione di riversare le acque dell'Adige nel lago ha riacceso le polemiche. Ma da Verona protestano per l'apertura che sarebbe stata tardiva

È esplosa nelle ultime ore una nuova polemica relativa all'apertura dello scolmatore Adige Garda, che come sempre è al centro del dibattito tra la necessità di salvaguardare la città di Verona da potenziali inondazioni e l'impatto che hanno le acque del fiume sull'ecosistema del Garda, in quanto più fredde e più inquinate, di cui sono stati riversati nel Benàco circa 1500 metri cubi nel giro di 5/6 ore.
A farsi portavoce della polemica è stata la Comunità del Garda, la quale ha reagito negativamente alla decisione chiedendo infatti "l’immediata chiusura dello scolmatore per palese violazione delle norme regolamentari sancite dalla convenzione operativa", come riportato quest'oggi dal Giornale di Brescia. Per questo motivo, è stato specificato come l'ente "si riserva di denunciare in ogni sede, anche penale, tale inaudita decisione. Il livello del fiume Adige è in calo. La più importante riserva idrica per uso umano italiana ed europea rischia di essere compromessa da decisioni superficiali e in contrasto con norme concordate".
D'altro canto, il vicepresidente della Provincia autonoma di Trento, Mario Tonina, si è espresso in merito all'apertura dichiarando che sia stata effettuata troppo tardi, così da non permettere di limitare i danni registrati in seguito relativi ai ponteggi dell’impalcatura su ponte Nuovo.
Sulla stessa linea d'onda della Comunità si sono espressi anche i rappresentanti dell'Unione Pescatori Bresciani, schieratisi anch'essi contro la decisione di aprire lo scolmatore e dichiarandosi "decisamente arrabbiati" per l'eventuale mancanza di effettiva necessità, fatto comunque da verificare.
"Pur condividendo la necessità di apertura dello scolmatore Adige - Garda in caso di constatato e condiviso pericolo per la popolazione - scrivono dall'UPBS - leggiamo che ieri senza che ci fossero le condizioni che lo potevano permettere lo scolmatore è stato aperto! Perche???".
"Notizie che se confermate - prosegue l'associazione -, non sono accettabili! Il Lago di Garda e la fauna ittica ha già i suoi problemi non serviva di certo riversare altre acque dell'Adige se le condizioni di pericolo non erano effettive, addirittura sembra che i livelli erano in calo (...) Condividiamo le proteste riportate da Pierlucio Ceresa e Filippo Gavazzoni della Comunità del Garda e anche noi da pescatori amanti del nostro Lago di Garda, vorremmo che si potesse capire perché.. auspichiamo che si vada a fondo della questione senza se e senza ma e capire il perché di queste decisioni forse non al meglio coordinate".