Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha deciso di prorogare fino al 19 giugno 2024 l’ordinanza che stabilisce il divieto di pesca dell’anguilla sul lago di Garda e nel basso corso del Sarca, prolungando dunque il divieto di un altro anno a causa delle alte concentrazioni di Pcb e diossine rilevate.

L’ordinanza ministeriale che stabilisce la proroga del divieto, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale lo scorso 15 giugnio, reca infatti “Misure urgenti di gestione del rischio per la salute umana connesso al consumo di anguille contaminate provenienti dal lago di Garda”.

Come riportato all'interno della nota diffusa dal Ministero, "Gli esiti delle analisi non denotano alcuna diminuzione dei valori medi della contaminazione rispetto ai risultati del Piano di monitoraggio condotto nel periodo precedente 2015-2016".

Da qui la necessità di imporre anche il divieto nei confronti degli operatori del settore alimentare di "immettere sul mercato o commercializzare al dettaglio le anguille provenienti dal Garda destinate all’alimentazione umana in quanto contaminate da Pcb e diossina simili oltre i limiti previsti dal regolamento europeo”.