Nel primo pomeriggio di lunedì 17 ottobre, verso l’una e mezza, la staffetta dei Ciclisti per l’Ambiente, promossa da Rete Ambiente Lombardia al fine di sensibilizzare le istituzioni regionali e locali, nonché la cittadinanza, riguardo ai “disastri ambientali presenti nella regione”, come loro stessi scrivono, farà tappa presso via Mantova, a Lonato del Garda, davanti alle Fornaci Romane, sito nel quale risulta in programma la costrizione del nuovo polo logistico che sta lentamente infiammando il dibattito pubblico.

Secondo l’associazione, la prima conferenza di servizi, svoltasi verso la fine di settembre, ha evidenziato una serie di criticità riguardanti il progetto, indicandole chiaramente agli enti che vi hanno partecipato, ai quali verrebbe attribuito l’onere di risolverle o fermare il progetto. Pertanto, i Ciclisti per l’Ambiente incontreranno, per un momento di confronto e condivisione, il Tavolo Ambiente Garda, da sempre contrario alla costruzione.

La richiesta che sarà presentata all’amministrazione comunale lonatese è di fare una variante al Piano di Governo del Territorio (PGT) che designa l’area come produttiva, rendendo quindi possibile la realizzazione di fabbricati a vocazione industriale sulla terra vergine, invariato dal lontano 2010, quando l’area Umida di Valle ancora non era un sito d’interesse comunitario inserito nel Parco del Mincio.

Il Comitato ha rilasciato una nota in cui ribadisce le principali ragioni della contrarietà al progetto per il nuovo polo logistico: “Quello al Piano di Governo del Territorio è un cambiamento da fare in ragione della particolare vulnerabilità ambientale e paesaggistica di quest’area lonatese. Le criticità sono molteplici: infatti, oltre all’ennesima erosione di suolo incontaminato, sarebbe evidente l’inevitabile turbamento al delicato ecosistema del Sito d’Interesse Comunitario della Zona Umida di Valle, per il quale, fra l'altro, sono stati investiti fondi europei, senza dimenticare poi le interferenze con la falda freatica, posta a pochi metri di profondità rispetto all’opera programmata”.