Alto Mantovano: fioccano denunce in seguito all'operazione anti bracconaggio
Condotta anche sul territorio delle province di Brescia e Bergamo, è in particolare nel mantovano che i Carabinieri sono intervenuti: 17 le denunce

Si è conclusa con diverse denunce l'operazione anti bracconaggio messa in Campo dai Carabinieri forestali nelle ultime settimane sul territorio compreso tra le province di Brescia, Bergamo e Mantova (ne avevamo parlato qui), dove in particolare nella zona dell'Alto Mantovano sono state individuate e appunto denunciate 17 persone.
Tra questi, sono 12 i cacciatori finiti in manette a causa della violazione delle normative in vigore, perpetuate attraverso l'utilizzo di esche vive, codici identificativi contraffatti e l'abbattimento/detenzione di specie protette.
Un'operazione, chiamata infatti "Pettirosso 2022", che ha portato anche al sequestro di numerose armi da caccia non conformi alla legge, grazie al diffuso intervento coordinato dal reparto operativo Soarda, ovvero la Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Ambienti dell'Arma.
Fondamentali sono state anche le segnalazioni pervenute da parte di privati cittadini che si sono imbattuti in situazione di evidente illegalità, purtroppo ancora oggi notevolmente presenti sul territorio, e per questo l'impegno sul campo da parte dei Carabinieri Forestali resta fondamentale per cercare di diminuire e possibilmente eliminare il triste fenomeno.