La lotta contro la Peste Suina Africana, morbo di recente e rapidissima diffusione nel territorio lombardo, non risparmia l’Alto Mantovano, con i comuni della zona che stanno cercando di diffondere il più possibile le indicazioni elaborate da Ats Val Padana in merito ai comportamenti da adottare per essere d’aiuto alla causa.

Secondo quanto comunicato bisogna evitare l’abbandono di rifiuti e scarti alimentari, specialmente se contenenti carni suine, di concedere ai suini i rifiuti da cucina, di trasportare carni suine senza certificazione CE o di nutrire i cinghiali, se non espressamente autorizzato. In caso di rinvenimento di una carcassa bisogna invece evitare il contatto e telefonare immediatamente alla Polizia Provinciale o al Dipartimento veterinario di della medesima Ats Val Padana, fornendo informazioni quanto più possibile precise rispetto alla zona del ritrovamento, oltre a pulire e disinfettare le scarpe.

La Peste Suina Africana è una malattia virale che colpisce suini e cinghiali, anche tra quelli detenuti nelle stalle, mettendo in grave difficoltà quegli allevamenti colpiti, essendo un morbo molto contagioso ma anche capace di uccidere una bestia nel giro di pochi giorni. Eventualità questa che è preoccupante per i più di quattro milioni di suini nelle aziende agricole lombarde, oltre a tutte quelle industrie di trasformazione che trattano i derivati del suino, che hanno già subito abbattimenti per una cifra di poco superiore ai 33mila capi di bestiame. Fortunatamente la peste suina non colpisce gli esseri umani, ma si diffonde solo agli animali per via oro nasale, con un virus molto resistente rispetto all’esterno.