La tutela del patrimonio arboreo di una regione rappresenta oggi sempre di più un tema imprescindibile per le amministrazioni, soprattutto quando si verificano a più riprese situazioni di abbattimenti e tagli non autorizzati che vanno a minare l’equilibrio ambientale di un territorio particolarmente variegato e unico come quello benacense.

Un contesto che ha portato ovviamente nuovi venti di polemica a Desenzano dopo i recenti episodi di tagli abusivi registrati in località San Benedetto e San Pietro. Due situazioni comunque differenti tra di loro, che hanno portato al taglio complessivo di circa 200 alberi.

Ciò che è avvenuto a San Benedetto riguarda infatti un’area del Plis soggetta a vincolo, e per questo il Comune contesterà il relativo danno ambientale portato dal soggetto responsabile della rimozione di un centinaio di alberi. “Per procedere con il provvedimento siamo in attesa delle relazioni degli agronomi incaricati dal Comune per quantificare e valutare il danno biologico e ambientale – sottolinea l’assessore all’Ambiente Cristina Degasperi – dopodiché procederemo con la ripiantumazione, che sarà interamente a carico del privato responsabile della violazione”.

Differisce un po’ invece quanto accaduto in zona San Pietro, che ricordiamo essere area agricola e quindi non soggetta ai medesimi stringenti vincoli, quanto piuttosto a regole meno specifiche e quindi anche a maggiori difficoltà dal punto di vista sanzionatorio. Anche qui, in ogni caso, sono stati recisi tra i 50 e i 100 alberi da parte di un soggetto privato, nonostante fosse stata concessa una regolare autorizzazione alla potatura di una quantità decisamente inferiore di esemplari.

In arrivo a Desenzano un nuovo regolamento

Proprio per contrastare al meglio queste spiacevoli situazioni, è attualmente alle battute finali lo studio del nuovo regolamento edilizio del Comune di Desenzano, dove saranno presenti norme stringenti sul taglio abusivo degli alberi, cercando di definire sanzioni specifiche soprattutto in zona agricola, così come presenti per le aree soggette a vincoli. Operazione questa che, come detto, si sta già avviando alla conclusione, sulla scorta di quanto ad esempio adottato da Regione Lombardia, e presto dovrebbe arrivare sui banchi del Consiglio comunale.

Un passaggio necessario questo per migliorare la tutela ambientale e l’impianto sanzionatorio nel caso di relative violazioni, che purtroppo negli ultimi anni si sono registrate in più di un’occasione soprattutto in ambito agricolo, dove è ancora troppo presente l’abitudine di impugnare in autonomia una motosega per eliminare un albero che potrebbe risultare fastidioso per il buon esito del raccolto, o in alternativa rappresentare una potenziale fonte di guadagno attraverso la vendita della legna.

Ciò ha infatti già comportato in passato vergognose operazioni abusive di abbattimento multiplo in particolare sulle sponde dei campi coltivati, venendo così a danneggiare le tipiche “rive” che caratterizzano l’ambiente naturale benacense unicamente per un tornaconto personale.