"Aggressione con forbici" a Gardone: prosciolto e fine dei domiciliari
Il 55enne accusato di tentato omicidio nei confronti dell'ex compagna è stato prosciolto per la riqualifica del reato a "lesioni colpose"

Proscioglimento e revoca degli arresti domiciliari per il 55enne Antonio Macrì, il quale era stato accusato di tentato omicidio nei confronti dell'ex compagna per i fatti dello scorso 17 agosto.
Questo l'esito della vicenda giunto dal tribunale, che ha visto riqualificare il reato in lesioni colpose dopo l'accusa del pm pari a 8 anni di reclusione: ciò ha portato infatti Macrì ad essere prosciolto e a tornare in libertà, dopo circa dieci mesi trascorsi tra carcere e abitazione privata.
L'uomo si era infatti reso protagonista di una colluttazione con l'ex compagna presso il negozio gestito dalla stessa in centro a Gardone, accusato di averla colpita al collo con un paio di forbici trovate all'interno del locale di corso Repubblica. L'accusa aveva immediatamente richiesto la condanna per tentato omicidio, mentre a vincere è stata la linea della difesa, improntata piuttosto sul fatto che il ferimento fosse avvenuto in modo casuale e non volontario in seguito ad una caduta.
Resta ora da attendere le motivazioni ufficiali che hanno portato al verdetto del giudice, impossibilitato a procedere vista la mancanza di necessaria querela da parte della persona offesa.